Che cos'è l'ozono
L’ozono è un gas composto una diversa forma dell’ossigeno, infatti è formato da3 atomi di ossigeno (O3), caratterizzato da un elevato grado di reattività e dall’avere un forte potenziale di ossidazione. Ciò significa che ha la capacità di reagire molto rapidamente e facilmente con svariate sostanze chimiche, tra cui i composti odorosi.
L'ozono è sterilizzante, depuratore, deodorante ed ecologico, con le sue molecole instabili e l’odore pungente è dotato di grande reattività. Viene prodotto in atmosfera dalla reazione tra ossidi di azoto, composti organici volatili e raggi solari. In genere, la quota proveniente dall’esterno rappresenta la maggior parte dell’ozono presente in un ambiente confinato, tuttavia, nelle abitazioni può essere emesso in maniera significativa da strumenti elettrici ad alto voltaggio, quali motori elettrici, stampanti laser e fax, da apparecchi che producono raggi ultravioletti, da filtri elettronici per pulire l’aria, non correttamente installati e senza una adeguata manutenzione.
In ambiente esterno, le principali sorgenti di particolato sono sia di origine naturale (suolo, sospensioni marine, emissioni vulcaniche, spore, ecc.), per le quali si riscontra una maggiore frazione di particelle grossolane, sia di origine antropica (motori a combustione, impianti industriali, impianti per riscaldamento, ecc.), per le quali si riscontra una maggiore frazione di particelle fini. Le principali sorgenti di particolato negli ambienti indoor sono l’aria esterna, dovuti a tutti i sistemi di combustione, spray, fumi. La presenza di polveri e fibre nell'aria interna è legata anche al grado di usura dei prodotti come pavimentazioni, tappezzerie, intonaci, pitturazioni o alla possibilità che materiali fibrosi (come alcuni tipi di isolanti) che entrano in contatto con l'aria interna.
In studi epidemiologici condotti in popolazioni urbane esposte ad ozono sono stati osservati sintomi irritativi sulle mucose oculari e sulle prime vie respiratorie per esposizioni di alcune ore a livelli di ozono a partire da 0,2 mg/m3 (media oraria). In bambini ed in giovani adulti sono state osservate riduzioni transitorie della funzionalità respiratoria, a livelli inferiori di ozono, a partire da 0,12 mg/m3 (media oraria).
Cosa succede nell'atmosfera?
In prossimità dell'estate si torna a parlare di "allarme ozono" e della necessità di cautelarsi dallo "smog fotochimico". Ma cos'è l'ozono, di cui leggiamo tanto frequentemente sui quotidiani e che sentiamo citare spesso durante i telegiornali? Perché è messo in relazione al "solleone" o all'inquinamento dei nostri centri urbani?
Una precisazione fondamentale da ricordare è che l'inquinamento "da ozono", più comunemente detto smog estivo, non va confuso con il problema del buco dell'ozono e nemmeno con la produzione del gas per fini di sanificazione degli ambienti.
L'ozono è un gas formato da tre atomi di ossigeno (O3). In natura si trova in concentrazioni rilevanti negli strati alti dell'atmosfera terrestre, dove costituisce una fascia protettiva nei confronti della radiazione ultravioletta del sole. In questa zona dell'atmosfera, detta "stratosfera", l'ozono è indispensabile alla vita sulla terra perché impedisce di far passare i raggi pericolosi per la nostra salute.
Negli strati bassi dell'atmosfera invece, la cosiddetta "troposfera", esso è presente in basse concentrazioni, tranne nelle aree in cui la presenza di alcuni inquinanti chimici, in concomitanza di fattori meteo-climatici favorevoli (alte temperature estive), può indurne la formazione con conseguente aumento della concentrazione.
Se dunque il buco dell'ozono si riferisce all'assottigliamento dello strato di ozono di cui abbiamo bisogno per proteggerci dalle radiazioni ultraviolette, l'inquinamento da ozono si riferisce all'aumento della sua presenza nell'aria che respiriamo, soprattutto nei periodi estivi, che può avere effetti dannosi sulla salute dell'uomo e sull'ambiente.
Come si forma l'ozono nell'aria che respiriamo
Al livello del suolo la molecola di ozono si forma quando altri inquinanti, principalmente ossidi di azoto e composti organici volatili, reagiscono a causa della presenza della radiazione solare.
Le sorgenti di questi inquinanti detti "precursori" dell'ozono sono di tipo antropico (i veicoli a motore, le centrali termoelettriche, le industrie, i solventi chimici, i processi di combustione etc. ) e di tipo naturale, quali boschi e foreste, che emettono i “terpeni” sostanze organiche volatili molto reattive.
Le concentrazioni di ozono sono influenzate da diverse variabili meteorologiche come l'intensità della radiazione solare, la temperatura, la direzione e la velocità del vento: ecco perché si osservano delle sistematiche variazioni stagionali nei valori di ozono. Nei periodi tardo-primaverili ed estivi, le particolari condizioni di alta pressione, elevate temperature e scarsa ventilazione, favoriscono il ristagno e l'accumulo degli inquinanti. Il forte irraggiamento solare innesca una serie di reazioni fotochimiche che determinano concentrazioni di ozono più elevate rispetto al livello naturale, compreso tra i 20 e gli 80 microgrammi per metro cubo di aria. I valori massimi sono raggiunti nelle ore più calde della giornata, dalle 12 alle 18, per poi scendere durante le ore notturne.
Gli effetti dello smog fotochimico
I motivi che rendono necessario il monitoraggio dell'ozono e la riduzione delle sue concentrazioni in atmosfera sono numerosi. La presenza di elevati livelli di ozono danneggia la salute umana, quella degli animali e delle piante (ne influenza la fotosintesi e la crescita), e produce il deterioramento dei materiali; riduce inoltre la visibilità.
I rischi per la salute dipendono dalla concentrazione di ozono presente e dalla durata dell'esposizione. In caso di sforzi fisici l'azione irritante risulta più intensa e le prestazioni fisiche possono diminuire.
Le più recenti indagini mostrano inoltre che lo smog estivo ed il forte inquinamento atmosferico possono portare ad una maggiore predisposizione ad allergie delle vie respiratorie.
Chi deve cautelarsi dal "rischio ozono"?
Le categorie di popolazione particolarmente suscettibili ai rischi di esposizione ad ozono sono:
bambini, donne in gravidanza, anziani, attività fisica ecc.
E' bene che queste persone evitino prolungate esposizioni all'aperto nelle ore più calde della giornata e riducano al minimo, sempre durante le stesse ore, lo svolgimento di attività fisiche affaticanti che comporterebbero un aumento dell'impegno respiratorio.